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Il packaging svolge un ruolo cruciale nella protezione, conservazione e presentazione dei prodotti, e rendono più facile e sicuro il loro utilizzo. L'impatto ambientale degli imballaggi è però diventato un problema: flaconi, bottiglie e scatole rappresentano una bella fetta dei rifiuti complessivamente prodotti nel mondo. Ecco perché dobbiamo ragionare in un’ottica di economia circolare.
Imballaggi ridotti al minimo, confezioni in carta o plastica riciclata, contenitori riutilizzabili: il mondo del packaging si muove a passo deciso nella direzione dell’economia circolare, spinto anche dalla crescente sensibilità dei consumatori. L’Italia vanta, da questo punto di vista, un invidiabile primato: siamo tra i leader in Europa per il riciclo di rifiuti, sia urbani sia speciali, e recuperiamo oltre il 70% degli imballaggi immessi al consumo.
Possiamo fare ancora di più? Dove e come possiamo migliorare? Ne parliamo con Giuseppe Scicchitano, R&D Packaging Manager di Henkel Consumer Brands.
Il ciclo di vita di un imballaggio è molto semplice. Comincia con la selezione e l’acquisto delle materie prime, prosegue con la lavorazione e la produzione vera e propria, termina quando il prodotto viene consumato e la confezione deve essere smaltita.
“Se ragioniamo secondo i principi dell’economia circolare dobbiamo considerare il packaging come una risorsa, non come un rifiuto, e pensare a tutto il suo ciclo di vita. Dobbiamo ad esempio trovare il modo di usare la minor quantità possibile di materiale vergine o proveniente da fonti fossili e, al tempo stesso, progettare confezioni sempre più compatte per risparmiare materia prima. Dobbiamo chiudere il cerchio studiando imballaggi che siano riutilizzabili o facilmente riciclabili”, spiega Scicchitano.
La scelta del materiale è quindi molto importante ma, contrariamente a quanto si pensa, non esistono materie prime in assoluto migliori di altre. Anche la plastica, che spesso viene demonizzata, non è di per sé cattiva.
“La plastica è un materiale altamente versatile e leggero, indispensabile per la conservazione e il trasporto di molti tipi di prodotti, compresi medicinali e alimenti ad alta degradabilità. Certamente il suo utilizzo su larga scala ha un impatto rilevante. La vera sfida è impiegarla in modo responsabile, cercare delle alternative dove tecnicamente ed economicamente possibile e – soprattutto – smaltirla nel modo giusto dopo averla usata”, commenta Giuseppe Scicchitano.
In Henkel, la strategia per un packaging che sia sempre più sostenibile è molto chiara. Entro il 2025, il 100% delle nostre confezioni sarà riciclabile o riutilizzabile, e ridurremo del 50% la quantità di plastica vergine di origine fossile.
"Lavoriamo in più direzioni, ad esempio riducendo il quantitativo di materiale non riutilizzabile necessario per le confezioni, ma soprattutto aumentando l’uso di plastica e carta riciclata. Gli investimenti sui due fronti vanno di pari passo e stiamo raggiungendo ottimi risultati”, ricorda Scicchitano.
Il legame tra packaging e Ricerca & Sviluppo è strettissimo, come dimostra il caso dei detergenti liquidi per il bucato in lavatrice: il progressivo passaggio a formule più concentrate ha permesso di alleggerire i flaconi, che oggi pesano in media quasi 45 grammi in meno rispetto a quelli utilizzati negli anni Novanta. Abbiamo di conseguenza circa 54 grammi in meno per i vari imballi da trasporto, con un risparmio di migliaia di tonnellate di plastica e carta ogni anno!
Tante buone idee nate nei laboratori Henkel hanno ottenuto premi e riconoscimenti, sia in Italia sia a livello internazionale. Decine di prodotti hanno ricevuto in questi anni gli Oscar dell’Istituto Italiano dell'Imballaggio, si sono aggiudicati i Bandi CONAI per l’ecodesign o altre menzioni speciali.
“C’è una best practice che ci rende particolarmente orgogliosi: la sleeve Ecofloat, che permette di separare il rivestimento dal flacone di PET direttamente negli impianti di riciclo della plastica. Con questa tecnologia, che si chiama EcoFloat, nel 2023 abbiamo vinto il prestigioso AWA Award”, racconta Giuseppe Scicchitano. “Adesso questa innovazione è nelle mani dei consumatori e noi continuiamo a sostenerla!"
Il packaging deve essere inteso come una risorsa da riutilizzare, non come un rifiuto da smaltire. In Henkel abbiamo una strategia e degli obiettivi molto chiari.
Giuseppe Scicchitano, R&D Packaging Manager di Henkel Consumer Brands
La ricerca Henkel non si ferma, sempre con l’obiettivo di migliorare le confezioni già sul mercato e trovare nuove soluzioni da introdurre nel prossimo futuro.
Giuseppe Scicchitano mette però in guardia dai facili entusiasmi: “Lavoriamo da più di 30 anni con la filiera della plastica riciclata e conosciamo bene le difficoltà nell’approvvigionamento e nei costi, di cui dobbiamo tenere conto. Occorre prudenza anche nelle innovazioni ‘boomerang’. Nei detersivi liquidi, ad esempio, potremmo risparmiare qualche grammo di plastica con un tappo normale non dosatore, ma questo sarebbe controproducente perché avremmo consumatori che sprecano prodotto, oppure dovremmo fornire un dosatore a parte, consumando ancora più plastica!”.
Anche l’impiego di materiali alternativi, come le plastiche a base biologica, deve essere valutato con attenzione. Rappresentano una soluzione valida solo se possono garantire la stabilità e la corretta conservazione del prodotto.
I processi di riciclo funzionano meglio se, attraverso la raccolta differenziata, arrivano negli impianti materiali ben separati. Ecco perché, ove possibile, le aziende si orientano verso packaging monomateriale, che anche i consumatori più pigri possono smaltire senza errori con un unico gesto. Anche Henkel ha preso in molti casi questa direzione, ad esempio eliminando la finestrella in plastica dai blister delle colle, che ora sono al 100% in cartoncino.
Ma cosa succede se il packaging ha più strati e più materiali, come accade ad esempio nel caso delle confezioni flessibili per alimenti, medicinali e cosmetici? Da molti anni Henkel è all'avanguardia anche nelle soluzioni sostenibili per questo tipo di imballaggi.
I nostri adesivi contribuiscono a migliorare le prestazioni del packaging flessibile e garantire i migliori standard di salute e sicurezza. Abbiamo tecnologie specifiche, come Loctite Liofol, che facilitano la separazione dei diversi componenti dell’imballaggio (PE, alluminio e PET), senza danneggiarli. In questo modo il packaging è più riciclabile perché ogni materiale può essere smaltito nel modo giusto e reintrodotto nella catena del valore come materiale di alta qualità, nello spirito dell’economia circolare.
SVILUPPO SOSTENIBILE
CLIMA E AMBIENTE, PROGRESSO SOCIALE E RELAZIONI DE VALORE