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Cosmetici: Green is the new black
Negli anni Settanta, l’espressione “It’s not easy being green” aveva un significato completamente diverso rispetto ad oggi: la frase aveva infatti origine da una canzone di Kermit, la rassegnata rana dei Muppets, che si lamentava del colore della sua pelle. Questa massima vale anche per i prodotti che i consumatori applicano sulla pelle e per le azioni che oggi facciamo per avere un mondo più sostenibile.
Negli ultimi anni, i beni di largo consumo hanno puntato ad essere più sostenibili e hanno permesso quindi agli individui di esserlo a loro volta. Uno dei settori che è stato influenzato in modo più evidente è quello della cosmesi naturale. Si prevede che il mercato mondiale di prodotti biologici e naturali per la cura della persona supererà i 22 miliardi di euro entro il 2025, e se si considera l’attuale visibilità data da internet e dagli influencer, il potenziale di crescita non ha limiti. Ma qual è stata la scintilla che ha portato a questa rivoluzione nel settore della bellezza?
Tutto è iniziato quando gli esperti di cosmetica hanno cominciato ad analizzare più a fondo gli ingredienti presenti nei rispettivi prodotti: a causa di inquinamento e stress la pelle diventava sempre più sensibile ed erano necessarie soluzioni più naturali. Gli esperti hanno iniziato così ad acquistare i prodotti di bellezza in negozi biologici locali, o a prepararli in autonomia. In alcuni casi, però, queste miscele casalinghe non risolvevano del tutto il problema; le formule erano infatti meno stabili e durevoli e, a volte, addirittura appiccicose. Nel momento in cui le aziende più grandi si sono accorte di queste necessità hanno investito tempo e risorse in prodotti cosmetici efficaci con più ingredienti naturali. L’intento era anche quello di sviluppare packaging più sostenibili e prestare maggiore attenzione alla ricerca di ingredienti etici.
Per capire quanto sia importante creare cosmetici più sostenibili è anche necessario sapere che il 2% dell’impronta di carbonio mondiale deriva dal settore cosmetico, in particolare dal rifornimento di materie prime per la creazione dei prodotti e dal consumo di acqua calda durante il loro utilizzo. Soprattutto quest’ultima fase, per la quantità di acqua utilizzata e la sua temperatura, ha un grande impatto ambientale
Data la molteplicità di cosmetici green presenti sul mercato, può essere difficile capire quanto effettivamente naturali e sostenibili siano ognuno di essi. Esistono quindi tre categorie che definiscono gli standard di questi prodotti: cosmetica pulita, cosmetica green e cosmetica certificata. Nella cosmetica pulita (Clean Beauty), la ricerca e lo sviluppo dei prodotti si concentrano sul mantenimento di alte prestazioni e di proprietà perfette per ogni prodotto, rispettando allo stesso tempo la pelle del consumatore. Con i prodotti della cosmetica green (Green Beauty), l’attenzione si sposta sull’utilizzo, all’interno della formulazione, di certi ingredienti e di estratti naturali, enfatizzando le proprietà curative di ognuno di essi. L’ultima categoria, cosmetica certificata (Certified Beauty), utilizza un’altissima percentuale di ingredienti di origine naturale ed è attestata da standard quali COSMOS o ECOCERT, certificazioni di cosmetica naturale riconosciute a livello internazionale.
Secondo il Dr. Andrea Sättler, capo di Ricerca e Sviluppo per il Body Care, Skin Care and Oral Care della divisone Consumer Brands di Henkel: “la nostra strategia è trovare un equilibrio tra materie prime a base naturale e rinnovabili da una parte, e prodotti cosmetici efficaci dall’altra. Utilizziamo già ingredienti con materie prime rinnovabili tenendo in considerazione l’impatto ambientale, quello economico e quello sociale. Dove possibile, offriamo anche cosmetici naturali certificati, riconoscibili dalle rispettive etichette.”
Fin dagli inizi Henkel ha sempre prestato grande attenzione alla Sostenibilità. L’azienda infatti è stata una dei primi grandi produttori del settore cosmetico a riconoscere il potenziale problema delle microsfere di plastica. A partire dal 2016, le ha quindi rimosse dai propri prodotti cosmetici a livello mondiale. Sviluppare più prodotti con ingredienti naturali rinforza e fa progredire questo tipo di impegno.
Come parte della sua strategia per la sostenibilità, Henkel punta a offrire ai clienti più valore e performance migliori, sviluppando soluzioni con un’impronta ambientale più bassa. Questa strategia permette di aiutare anche i consumatori a ridurre il loro stesso impatto, attraverso un uso efficiente delle risorse energetiche e idriche.
Il team R&S di Henkel non solo controlla che gli ingredienti sintetici di questi prodotti siano sicuri nelle loro formulazioni ma fa lo stesso anche quando si tratta di ingredienti naturali o a base naturale. Gli esperti analizzano tutti gli ingredienti basandosi sulle scoperte scientifiche più recenti e esaminano dati specifici riguardanti la sicurezza e l’ambiente. Come richiesto da tutte le normative, vengono immessi sul mercato solo i prodotti che hanno superato l’intero processo di controllo sicurezza.
Nei prodotti Henkel vengono già utilizzati molti ingredienti di derivazione naturale, ma negli ultimi anni i prodotti che rispettano l’ambiente hanno ottenuto più riconoscimento. Grazie a questi sforzi è nato, tra gli altri, N.A.E., un marchio certificato biologico che utilizza ingredienti come limoni, rosmarino, timo e olio di oliva. Le nuove linee di prodotti, ispirate dalla cultura erboristica italiana, sono state lanciate in Francia e Scandinavia all’inizio del 2019 e in Germania nell’autunno dello stesso anno. Il marchio ha anche un packaging sostenibile: le confezioni, completamente riciclabili, sono composte di materiale rinnovabile, una plastica di origine vegetale prodotta dall’etanolo della canna da zucchero.
Nonostante sia comune pensare che per essere più sostenibili basta creare nuove linee di prodotti, Henkel sta anche aggiornando alcuni dei suoi marchi più noti e in particolare la gamma dei prodotti cosmetici. Ad esempio, Schauma sta diventando più sostenibile, basti vedere il recente rilancio dei suoi prodotti vegani e una nuova linea con certificazione UE Ecolabel e un packaging con plastica riciclata al 100%. “I consumatori vogliono prodotti sostenibili ed etici, che rispettino l’ambiente e che siano creati da marchi con valori condivisi. Rispondiamo a queste necessità trasformando il nostro ampio portfolio, che comprende prodotti per la cura, lo styling e la colorazione dei capelli, la cura del corpo e della pelle, e i dentifrici. Aspiriamo ad essere pionieri nelle innovazioni sostenibili,” afferma Saskia Schmaus, Corporate Director International Marketing presso la divisione Beauty Care di Henkel.
Henkel utilizza un approccio olistico alla sostenibilità, per coprire l'intera catena del valore: dalla ricerca degli ingredienti e dei materiali del packaging, alla produzione, alla logistica, all’utilizzo del prodotto da parte dei consumatori, fino allo smaltimento. Durante le prime fasi di sviluppo del prodotto, vengono prese in considerazione: sostenibilità, aspettative dei consumatori e le sfide che la chimica verde ci impone. “Abbiamo uno strumento standard che compila tutti i dati riguardanti la sostenibilità e che permette ai nostri sviluppatori di vedere come le nostre formulazioni la sostengono. Questo strumento offre inoltre, una completa trasparenza sui potenziali miglioramenti da attuare per ridurre le emissioni,” afferma il Dr. Joachim Kremer, Senior Manager Regulatory Affairs & Global Sustainability presso la divisione Beauty Care di Henkel.
L’azienda non solo è coinvolta nella ricerca responsabile degli ingredienti per prodotti sostenibili, ma ha anche investito in piccoli proprietari terrieri. Lavorando con l’organizzazione Solidaridad, Henkel ha infatti sostenuto gli agricoltori che producono olio di palma in Sudamerica, Africa e Asia, nonché i produttori di guar grazie alla Sustainable Guar Initiative di Solvay in India. In entrambi i casi, i proprietari terrieri ricevono una formazione su come seminare, coltivare e raccogliere, in condizioni di sostenibilità e di lavoro equo.
Per quanto riguarda il packaging, già in passato i prodotti Beauty Care di Henkel avevano confezioni di plastica riciclata, ma grazie alla Social Plastic di Plastic Bank, i packaging dei nuovi prodotti prevedono dei metodi di confezionamento ancora più sostenibili. Plastic Bank è un’impresa sociale di cui Henkel è partner dal 2017. L’obiettivo comune è di evitare che i rifiuti plastici finiscano negli oceani, migliorando allo stesso tempo la vita delle persone in difficoltà, specialmente in Paesi che non hanno infrastrutture per la gestione dei rifiuti, come ad Haiti. La popolazione locale può restituire i rifiuti plastici raccolti e scambiarli con beni, servizi o denaro, al fine di migliorare le proprie condizioni di vita. Questo materiale, chiamato appunto “Social Plastic”, viene poi integrato nuovamente nella catena del valore della plastica. Henkel ha anche stabilito alcuni obiettivi generali riguardanti il packaging: entro il 2025, tutte le confezioni dei prodotti saranno riutilizzabili, riciclabili o compostabili, e le confezioni dei beni di consumo in Europa conterranno almeno il 30% di materiale riciclato.
Lo studio sul ciclo della vita dei prodotti cosmetici ha mostrato che la fase di utilizzo da parte del consumatore contribuisce a più dell’80% della loro impronta di carbonio, la maggior parte della quale deriva dallo scaldare l’acqua per la doccia. Nonostante Henkel, in quanto produttore, abbia il compito di sviluppare prodotti in modo sostenibile, anche l’utente finale ha alcune responsabilità: rendere più sostenibile il loro utilizzo e ridurre ancora di più le emissioni di CO2. Un modo per incoraggiare comportamenti di consumo più sostenibili è l’iniziativa Be smarter, Save water di Henkel, che incoraggia i consumatori a chiudere il rubinetto quando si lavano i denti e a fare docce più brevi. Per sostenere questi sforzi, la divisione Beauty Care ha sviluppato prodotti che permettono di risparmiare acqua, quali lo shampoo secco e il balsamo senza risciacquo. Soluzioni come questa aiutano le persone a vivere bene, perché generano valore e allo stesso fanno risparmiare risorse.
Per essere davvero sostenibili, le aziende devono anche avere un impatto positivo sulle comunità locali e creare più consapevolezza riguardo i problemi mondiali. Nel tempo, il marchio Schwarzkopf ha collaborato in tutto il mondo con organizzazioni no-profit, sposando un ampio raggio di cause e addirittura finanziandone una propria, Million Chances. ISchwarzkopf si concentra in modo specifico sul supporto alle organizzazioni locali e internazionali per l’emancipazione delle donne e delle ragazze, aiutandole a costruire un futuro personale e professionale di successo. Negli ultimi nove anni, l’iniziativa Shaping Futures ha aiutato oltre 2.200 giovani che arrivano da situazioni difficili e ha insegnato loro a tagliare e acconciare i capelli.