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Ci sono tecnologie che rivoluzionano interi settori, e la blockchain è una di queste. Dieci anni dopo la nascita del bitcoin, la tecnologia sulla quale si basava questa criptovaluta sta per trasformare interi settori dell’economia.
L’IT non è l’unico ambito nel quale la blockchain viene considerata l’elemento chiave per un futuro altamente complesso e connesso; sono molti i settori che hanno riconosciuto il suo potenziale per il proprio campo di attività. “La blockchain sta cambiando le aziende e le organizzazioni di tutto il mondo, in ogni settore”, ha affermato Rodolfo Quijano, Head of Electronic Data Interchange e Blockchain Consulting di Henkel. Originario del Messico, Quijano ha mostrato da sempre un grande interesse per le nuove tecnologie. In Henkel dal 2006, è stato subito coinvolto nella digitalizzazione dell’azienda durante il lancio del primo portale eCommerce in America Latina, per poi buttarsi a capofitto nell’innovazione proprio quando tecnologie come Cloud, Big Data e Mobile hanno iniziato a trasformare il mondo industriale. In quanto esperto di tecnologie, il compito di Quijano era far conoscere le novità emergenti in questo campo, così come le start up e i leader aziendali che guidano il cambiamento, supportandone l’adozione e l’integrazione nel settore IT. Lo si vedeva spesso chiacchierare con i colleghi riguardo a nuove soluzioni di business nelle aree open space della sede Henkel di Düsseldorf o andare alla ricerca di nuove idee agli eventi creati dalle start-up. La blockchain è una tecnologia molto recente ed è ancora agli inizi del suo inserimento nel mondo del business. Questo però non ha smorzato l’entusiasmo di Quijano. Anzi, al contrario. “Grazie alla blockchain le aziende possono realizzare qualsiasi tipo di transazione senza bisogno della conferma di una terza parte, come ad esempio una banca”, ha dichiarato. “Questo rappresenta un potenziale enorme, che le aziende impareranno a conoscere e ad usare molto presto”.
La tecnologia blockchain è già stata proclamata la tecnologia del futuro. Ma come funziona esattamente? La blockchain garantisce transazioni digitali, una protezione decentralizzata e una totale tracciabilità. Le prime ad essere colpite da questa rivoluzione sono state le banche, perché questo processo ha compromesso i loro servizi. Tuttavia, le “tre T” della blockchain, Trust (fiducia), Traceability (tracciabilità) e Tamperproof (immutabilità), possono semplificare processi, aumentare la trasparenza e promuovere l’innovazione in molte altre aree.
Anche Henkel desidera trarre vantaggio dalla blockchain e sta quindi analizzando attivamente le possibilità offerte da questa tecnologia. A questo scopo ha formato un team incaricato di ricercare, a livello aziendale, possibili casi nei quali utilizzare la blockchain. La squadra riunisce colleghi da ogni parte del mondo. “Teniamo sempre gli occhi aperti per scovare trend che possano essere utilizzati nel nostro business”, ha dichiarato Quijano, aggiungendo che la ricerca di possibili applicazioni di una tecnologia innovativa come la blockchain è già di per sé una sfida. “Non possiamo semplicemente sfruttare le esperienze di successo di altre aziende e applicarle al nostro business”. Quasi tutte le imprese sono ancora all’inizio del loro viaggio nella blockchain e sono pochi i progetti attuati al punto da poter essere utilizzati come traccia per altri operatori presenti sul mercato.
Ecco perché il team di Quijano sta andando nella direzione opposta: “Per prima cosa ci confrontiamo con i diversi stakeholder provenienti da tutte le aree dell’azienda, analizzando i loro processi e le sfide che affrontano, e solo successivamente pensiamo a dove la blockchain potrebbe dare il meglio di sé”, ha spiegato. Per farlo, si concentrano sulle persone più vicine al consumatore finale o sui partner strategici. Durante i vari colloqui o nei cosiddetti “discovery workshop”, identificano delle idee allo stadio iniziale e a volte sviluppano un “prototipo cartaceo” che descrive la possibile applicazione. “Può capitare che i colleghi ci presentino progetti molto concreti, ma la maggior parte delle volte siamo noi a dover buttare giù qualche idea per dare il là”, ha raccontato Quijano. È convinto, infatti, che per trovare una soluzione a un problema bisogna prima capire di averne uno. Ecco perché la cooperazione e la comunicazione sono elementi irrinunciabili nella ricerca di nuove applicazioni, che avviene quindi anche attraverso il social network di Henkel, Yammer. Nella comunità blockchain presente sulla piattaforma, sempre più popolata, i colleghi condividono regolarmente gli ultimi sviluppi e notizie. Grazie a questo processo, già lo scorso anno il team ha identificato molte possibili applicazioni della blockchain all’interno dell’azienda.
“Le partnership sono importantissime. Stiamo cercando principalmente applicazioni che possano migliorare i nostri processi aziendali, ridurre i costi o aprire nuove opportunità di business”, ha dichiarato Andrea Teichmann, responsabile per l’excubator e il trend scouting all’interno dell’Integrated Business Solutions di Henkel. Dall’estate del 2017, Andrea lavora nel cuore della “blockchain hotspot” a Berlino, città considerata uno dei più importanti hub per gli sviluppatori della blockchain, dopo Londra e New York. “Berlino in questo momento è varia, innovativa e molto popolare”, ha affermato Teichmann. “Attrae le persone più talentuose al mondo”. Secondo lei la Silicon Valley è molto meno importante in questo campo. Infatti, più di 60 start up della blockchain hanno fissato i loro uffici nella capitale tedesca. “Qui stanno prendendo vita tutte le future innovazioni. Per noi è importante essere qui, perché oltre a stare al passo con il progresso tecnologico, partecipiamo anche ai vari dibattiti ideologici che questo necessariamente scatena. Possiamo così capire meglio la situazione attuale e identificare correttamente i più importanti nuovi sviluppi”, ha spiegato Teichmann.
Proprio come la blockchain può funzionare solo come la somma di tutte le sue parti, il suo adeguamento al regno del business può avvenire solo attraverso la cooperazione. “Lavoriamo insieme alle imprese, alle organizzazioni e alle start up multinazionali”, ha affermato Teichmann. Nonostante la tecnologia blockchain sia nata da 10 anni ormai, solo di recente si sono sviluppati standard, specifiche e certificazioni che ne permettano un’adozione sempre più ampia sul mercato. “Al momento stiamo creando e testando molte cose, ma è proprio questo turbine di attività che può portare a non utilizzare una tecnologia nel modo giusto”, ha osservato.
Secondo Teichmann, la cosa più importante diventa quindi parlare con molti partner diversi all’interno dell’ecosistema della blockchain: contestualizzare opinioni individuali, includere una varietà di aspetti nella valutazione dei business e identificare i partner migliori con i quali attuare le soluzioni della blockchain. Henkel partecipa a vari eventi di settore, come la Blockchain Week a Berlino, per dialogare con aziende e start up. “Come membri del Blockchain Circle, noi stessi organizziamo degli eventi in tal senso”, ha dichiarato Teichmann.
Proprio di recente, inoltre, Henkel si è unita all’Enterprise Ethereum Alliance (EEA). L’obiettivo globale del consorzio è quello di incoraggiare la cooperazione tra i vari settori e usare la tecnologia Ethereum per sviluppare un software in grado di eseguire velocemente dei compiti complessi e ardui. “Stiamo sviluppando delle specifiche e delle certificazioni per le soluzioni basate sulla blockchain”, ha affermato Ron Resnick, Direttore esecutivo di EEA. “Ciò darà una certa sicurezza alle aziende che acquistano soluzioni di questo tipo da terze parti”. Le prime specifiche, relative alla performance e all’efficacia operativa, sono state pubblicate nel 2018, mentre per il 2019 ci si aspetta un programma di certificazione.
Andrea Teichmann
Sono già in corso i primi progetti pilota. Henkel, ad esempio, sta lavorando ad un processo di scambio digitale di pallet, protetto dalla blockchain, in collaborazione con l’associazione GS1, che aiuta le aziende a ottimizzare le loro catene del valore.
Con il tempo, le applicazioni identificate dal team di Quijano saranno classificate secondo livelli di priorità, prima di essere implementate. “Lanceremo sempre più progetti pilota ma, in alcuni casi, inizieremo a produrre dei prototipi”, ha affermato. “Vogliamo iniziare lentamente per poi ingrandire”. L’obiettivo a lungo termine, ha spiegato Quijano, è quello di sviluppare un ecosistema blockchain per l’azienda.