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Questa settimana le installazioni della Design Week colorano Milano e portano in città le tendenze più innovative in fatto di mobili, complementi d’arredo, luci e stili. Tra le tante novità, non sfugge l’attenzione di produttori e designer alla sostenibilità, con la scelta di materiali e finiture a basso impatto ambientale, e l’impiego sempre più diffuso della stampa 3D.
Nata alla fine degli anni ’80, la stampa 3D è oggi comunemente utilizzata in molti campi e ha rappresentato per il mondo del design una vera svolta. La possibilità di realizzare prototipi e modelli in modo facile e veloce, a costi vantaggiosi, si traduce infatti in maggiore efficienza e rapidità nella fase di sviluppo dei nuovi prodotti, rimuovendo molti ostacoli alla creatività e alla sperimentazione di nuove idee.
Lo sa bene Aectual, il pionieristico studio olandese di architettura, che affianca progettisti e aziende usando la stampa 3D per realizzare pavimenti e rivestimenti, infissi e scale, colonne e facciate, ma anche complementi d’arredo, librerie, elementi divisori e vasi – con un design d’avanguardia, tutti personalizzabili e prodotti con materiali sostenibili a base biologica o riciclati. Tra gli assi nella manica di Aectual c’è anche la collaborazione, che dura ormai da diversi anni, con Henkel.
Tutto è cominciato con il visionario progetto della 3D Print Canal House di Amsterdam, primo esempio di edificio residenziale interamente stampato in 3D. Il team R&D del sito Henkel di Casarile fu coinvolto dagli architetti olandesi per sviluppare dei materiali ad hoc, portando a termine qualcosa di mai visto prima.
La collaborazione ha portato alla realizzazione di uno speciale materiale termoplastico, ideale per la stampa 3D di grandi dimensioni con la tecnica FDM (Fused Deposition Modeling). Sotto la guida di un sofisticato software, la stampante deposita strati sovrapposti di materiale fuso che solidifica rapidamente, creando la struttura compatta dell’oggetto tridimensionale desiderato. Il materiale, progettato per combinare resilienza, resistenza e stabilità dimensionale, è molto versatile e può essere combinato con altri elementi, ad esempio la fibra di vetro, per impartire proprietà come durezza e resistenza meccanica.
La sostenibilità è un’altra delle caratteristiche principali di questo materiale: si tratta infatti di granelli hotmelt che, oltre ad essere riciclabili, sono in gran parte di origine vegetale e utilizzano materie prime provenienti da fonti rinnovabili. Proprio l’attenzione di Henkel allo sviluppo sostenibile, sommata alle competenze sui polimeri termoplastici, ha fatto sì che il lavoro con i partner olandesi proseguisse negli anni successivi con la stampa 3D di alcuni grandi opere, come la facciata dello Europe Building di Amsterdam o la pavimentazione personalizzata della No-Schengen Area dell’aeroporto di Amsterdam-Schiphol.
La stampa 3D non viene usata solo per prototipi e modelli. Se parliamo di produzioni in serie, su larga scala, questa tecnica non è ancora molto competitiva, mentre è perfetta quando si tratta di realizzare pezzi personalizzati, produzioni on-demand o serie limitate. È proprio quello che serve ai designer, che creano per i loro clienti oggetti unici, diversi per dimensioni e finiture, oppure contraddistinti da geometrie molto complesse, difficilmente realizzabili con i normali sistemi di produzione.