Viewpoint

Carriera e famiglia, vogliamo tutto!

Un articolo di Sylvie Nicol, Executive Vice President Human Resources and Infrastructure Services di Henkel, in occasione della Giornata Internazionale della Donna

Diversity, Equity and Inclusion (DEI) Dipendenti/Persone 8 mar 2021
Sylvie Nicol, CHRO at Henkel

La Giornata Internazionale della Donna è l’occasione per riconoscere e celebrare i traguardi raggiunti dalle donne. È anche un’opportunità per riflettere e chiederci perché ci sia ancora bisogno di una giornata per “festeggiare” la parità e il successo delle donne.

Quest’anno l’8 marzo è all’insegna del motto #ChooseToChallenge. Il verbo “choose” (scegliere) è un ottimo punto di partenza, perché suggerisce la mentalità giusta per parlare di pari opportunità. Ad esempio, aiuta a superare il cliché secondo cui una madre lavoratrice rappresenti un problema di per sé – un cliché che purtroppo la pandemia ha in parte rafforzato. Le donne spesso devono destreggiarsi tra la cura dei figli, il lavoro e la gestione ordinaria della casa: troppo spesso sembra che trovare il giusto equilibrio tra tutte queste cose sia solo un problema delle donne. Siamo ben lontani dal concetto di parità.

Ho letto uno studio secondo il quale la salute mentale di un terzo delle madri peggiora sensibilmente dopo la nascita del primo figlio. Non è però la nascita del bambino a rappresentare la causa dello stress piscologico, piuttosto l’ambiente circostante e le aspettative che ruotano attorno alla donna e alla maternità. Io stessa ho sperimentato questa situazione quando mi sono trasferita in Germania con mio marito e i nostri tre figli qualche anno fa. Non pensavo che la parità di genere fosse un problema così serio. Le madri lavoratrici sono spesso stigmatizzate e devono sopportare una forte pressione.

Office situation in our headquarter

   

   

   

   

“È troppo tempo che aspettiamo che gli stereotipi di genere e i cliché vengano superati. Dobbiamo cambiare mentalità! Essere madre E fare carriera è possibile!

   
   

Parità di genere: flessibilità, infrastrutture e una cultura inclusiva sono decisive

Dobbiamo lavorare su tre aspetti fondamentali: flessibilità, infrastrutture e cultura. La flessibilità è la chiave di tutto. Appena diventata mamma non avevo tempo per me stessa. La priorità numero uno era ed è tuttora la mia famiglia, seguita a stretto giro dal lavoro. Fortunatamente mio marito, i miei colleghi e i superiori mi hanno sempre sostenuto, assicurandomi la flessibilità necessaria per organizzare il mio lavoro in base alle mie esigenze. Poter contare su un orario lavorativo flessibile è fondamentale. Dovremo riuscire a ridefinire il lavoro full-time secondo modalità nuove e più flessibili. Ciascuno ha il suo modo di lavorare. Ad esempio, c’è chi preferisce essere operativo dopo essersi preso cura dei bambini nel pomeriggio. Ecco perché le aziende dovrebbero dare maggiore flessibilità ai genitori (attenzione: non solo alle madri!). È essenziale lasciare alle madri e ai padri più libertà e consentire loro di lavorare da casa o altrove, non solo in ufficio.

Le infrastrutture sono anch’esse molto importanti. Nella nostra sede principale a Düsseldorf, in Germania, abbiamo tre asili per i figli dei dipendenti Henkel e un dipartimento chiamato “Social Service” con strumenti ad hoc per chi si prende cura dei bambini o di altri famigliari. Recentemente, abbiamo avviato una partnership con voiio, una piattaforma digitale che offre servizi di babysitting virtuale.

Naturalmente, la parità è anche e soprattutto una questione culturale. Ecco perché consideriamo la diversità in modo olistico come un aspetto della leadership. Il management vive i concetti di diversità e parità, e nella nostra azienda viene promossa attivamente una cultura di leadership inclusiva. È importante che i nostri leader agiscano in modo responsabile. Questo significa che la leadership viene misurata anche sulla base di questi aspetti. Non è sufficiente che i dirigenti siano esperti e portino a casa buoni risultati: essere bravi leader significa anche sostenere le persone e valorizzarle, promuovere l’empatia e l’inclusione.

Sylvie Nicol, CHRO at Henkel

   

È essenziale lasciare alle madri e ai padri più libertà e consentire loro di lavorare da casa o altrove, non solo in ufficio.

I figli come acceleratore della carriera

Sicuramente essere madre e lavorare non è semplice, anzi lo definirei abbastanza impegnativo. Anche per me. Per molti anni non sono riuscita a trasferirmi a Düsseldorf per via dei bambini. Ma quando sono cresciuti e ho sentito che era arrivato il momento giusto nella mia vita professionale e privata, sono stata felice di accettare la proposta. In ogni caso, non ho mai dovuto rifiutare un possibile avanzamento di carriera a causa della mia famiglia, e questo lo ritengo molto importante. Al contrario, i miei superiori sono stati sempre di grande aiuto nel mio percorso professionale.

Potremo cambiare qualcosa se siamo convinti che donne e uomini siano ugualmente responsabili della cura della famiglia e debbano avere le stesse opportunità di carriera. Ciascuno troverà il suo equilibrio e la propria soluzione – che sarà necessariamente una soluzione individuale.

Mother and daughter at home at the desk

Performance e risultati non dipendono dalla quantità di tempo trascorso in ufficio. Orari e modalità flessibili di lavoro permettono alle persone di bilanciare meglio la vita privata e quella professionale.

Perché pensare che i bambini annullino le possibilità di carriera? Nel mio caso è stato proprio il contrario: i miei figli sono entusiasti e orgogliosi di avere una mamma che lavora e questo è per me un grosso stimolo. Sono convinta che diventare madre mi abbia fatto crescere, sia sul piano personale sia professionale. Vorrei dire alle donne di essere fiere di loro stesse e del ruolo incredibile che hanno avuto durante la pandemia. Abbiate sempre il coraggio di lottare per la parità! Agli uomini vorrei ricordare invece che, se vogliono fare qualcosa per la parità, devono partire da loro stessi e iniziare a condividere le incombenze domestiche e la cura dei figli con le loro partner! Sembra banale – ma lo è davvero?